Laureata e adesso?



Trama:
Ryden Malby si è finalmente laureata ma il futuro che si prefigurava non è esattamente simile a quello che si trova ad affrontare. Perché il posto che pensava di meritare presso un'importante casa editrice le viene soffiato dalla più supponente delle compagne di corso. Deve fare ritorno in famiglia dove le vogliono sì un gran bene ma prevalgono i caratteri un po' eccentrici (in particolare padre, nonna paterna e fratellino). A consolarla c'è il platonico amico del cuore di sempre e potrebbe esserci anche un nuovo vicino di casa di cui infatuarsi.
Ci sono commedie romantiche che seguono in modo preciso e puntualmente noioso le regole del genere ed altre che provano a lanciarsi nel più complesso ambito della presa in carico dell'età adulta. È il caso di questo film di Vicky Jenson che aveva già affrontato le tematiche familiari nel da noi inedito Family Tree e adesso, grazie al faccino pulito di Alexis Bledel, può riproporle (trascurando per un po' il mondo dell'animazione che la vede tra i leader). C'è originalità in questo film. A partire dal cast che mette insieme la ‘dura' Janed Lynch di Glee (qui nel ruolo di mamma), un Michael Keaton stralunato e consapevole in giusta misura e il Raul Castro del Che di Soderbergh. Per raccontarci, magari non trascurando l'happy end, una problematica sempre più universale: quella dei ragazzi che, uscendo dall'Università e non avendo alle spalle una famiglia ricca o formata da intellettuali, si trovano ad affrontare un mondo sempre più difficile da decodificare e si sentono presi nella tenaglia del bisogno di emanciparsi e della difficoltà di poter realizzare quella che dovrebbe essere la più naturale delle aspirazioni. Se poi a tutto ciò viene sottesa la ormai sempre più diffusa delle relazioni (quella con il migliore amico/a dell'altro sesso) con tutte le sue implicazioni più o meno conscie tutto si alleggerisce (e si complica) al contempo.